Attenzione, pericolo rumore!

Ilaria - Team a+s
Ilaria - Team a+s
17 April 2023 Temps de lecture: 4 minutes
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Tappi
Nell'ambito dell'azione "Tu sai perché?" approfondiamo il tema del rumore.

Shhh tu sai che il silenzio è importante o meglio che il rumore può essere nocivo? Un’esposizione oltre i valori limite può causare nervosismo, spossatezza, depressione, malattie cardiocircolatorie così come una diminuzione delle capacità cognitive nei bambini o perfino il suicidio. In Svizzera ben 1 milione di cittadine e cittadini è confrontato con questo problema e il 90% delle persone esposte al rumore vive nelle Città o nei suoi agglomerati. Secondo l’Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), “nel 2019 i costi esterni imputabili al rumore del traffico ammontavano a 2830 milioni di franchi, di cui 2277 milioni (80%) erano causati dal traffico stradale”.

Chi fissa questi valori limite?

I valori limite d’esposizione al rumore sono definiti nell’Ordinanza contro l’inquinamento fonico (art. 40, cpv.1, allegato 3). Ma anche l’Agenzia Europea dell’ambiente (AEA), alla quale la Svizzera partecipa grazie all’accordo in materia ambientale del 2004, ci permette di valutare lo stato di salute del rumore in Svizzera.

L’Agenzia Europea dell’ambiente (AEA)

L’AEA è un organismo dell’Unione europea che fornisce informazioni affidabili e tempestive sulle condizioni ambientali europee. La Svizzera vi partecipa dal 2006 avendo anche accesso alla rete europea d’informazione e di osservazione in materia ambientale (Eionet). I vantaggi principali di poter partecipare all’AEA sono tre: la partecipazione a progetti e attività di ricerca, l’accesso ai sistemi europei di informazione dedicati ai diversi settori ambientali e la possibilità di confrontare e coordinare le attività con i paesi limitrofi. Inoltre, l’AEA fornisce anche consulenza ai paesi membri e alla Commissione europea in materia di politica ambientale. Grazie ai Rapporti ambientali europei, redatti ogni cinque anni, la Svizzera può confrontare lo stato ambientale e i risultati delle misure adottate con i suoi vicini europei. 
Proprio dall’ultimo Rapporto, è emerso che le principali fonti di rumore in Svizzera sono quelle del traffico su gomma, del trasporto su rotaia e dell’aviazione. Le Città più rumorose della Svizzera sono Ginevra, Lugano, Losanna, Lucerna e Friburgo. Ma cosa possono fare le Città per combattere il rumore? Le soluzioni sono diverse come la posa dell’asfalto fonoassorbente o la riduzione di velocità. 

Combattere il rumore

La posa dell’asfalto fonoassorbente è una misura sostenuta dall’Unione delle città svizzere che tramite un comunicato stampa condanna il rumore definendolo “dannoso per la salute, per l'economia e un ostacolo per lo sviluppo urbano”. Quale misura per combattere il rumore, chiede che “le zone a 30 km/h diventino la norma nelle Città” Secondo l’Unione delle città svizzere “una velocità massima di 30 km/h è la soluzione più semplice, economica ed efficace: una riduzione da 50 a 30 km/h riduce il livello di rumore di tre decibel, ciò corrisponde, in termini di percezione acustica, a un dimezzamento del livello di rumore”.
Sulla riduzione della velocità hanno puntato le Città di Losanna e Locarno. Nel settembre 2021 Losanna è stata la prima Città in Svizzera ad aver testato e adottato i 30 km/h sulle sue strade cittadine durante la notte per ridurre il rumore per i suoi abitanti. Il risultato della fase pilota è stato positivo. Spostandoci invece alle nostre latitudini, in Ticino è stata la Città di Locarno la prima ad aver introdotto i 30 km/h nei suoi quartieri urbani. Come si legge in una nota “la velocità di percorrenza ridotta appunto a 30 km/h induce … alla riduzione delle emissioni foniche”. In Ticino però non è solo Locarno ad affrontare la problematica del rumore. Anche la Città di Lugano si impegna in tal senso, come confermato dal Municipale Filippo Lombardi, Responsabile Dicastero Sviluppo territoriale, e come testimoniato dalla campagna #ilrispettononhaetà promossa nell’estate 2022 dalla Polizia di Lugano il cui scopo era sia di promuovere un maggior rispetto che una maggiore tolleranza mettendo in risalto anche l’aspetto dei rumori notturni.
La riduzione di velocità per combattere il rumore non è però una soluzione che fa felici tutti. L’Unione dei trasporti pubblici (UTP) mette in evidenza come questa misura possa avere conseguenze negative per i mezzi pubblici, aumentando i costi di investimento. Le zone a 30 km/h aumentano i tempi di percorrenza e il normale servizio può essere garantito solo con più veicoli e conducenti. Questo incide automaticamente sugli utenti.

Rumore, AEA, Confederazione, Città … cosa c’entrano l’uno con l’altro? L’interconnessione tra i diversi organi permette di vedere le diverse problematiche da più punti di vista e di affrontarle di conseguenza nel migliore dei modi.

Qualora la Svizzera non partecipasse più all’AEA, e per ora non ci sono segnali in questo senso, la Svizzera perderebbe i vantaggi presentati in precedenza. I suoi dati, gli indicatori e le informazioni ambientali non sarebbero più armonizzati secondo gli standard europei. Inoltre, la Svizzera non beneficerebbe più delle soluzioni ai problemi ambientali proposte dall’AEA. Il nostro paese perderebbe anche la possibilità di adempiere ai propri obblighi internazionali di rendicontazione ambientale. Infine, le competenze svizzere non potrebbero più essere integrate nel lavoro dell’AEA. La posta in gioco è molta, non dimentichiamocene. 

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